mercoledì 8 settembre 2010

LABGRAAL IN BRETAGNA

SI PARTE!

1 Settembre
Il momento più bello di un viaggio è la partenza. Almeno per me. Quando il LabGraal parte per un viaggio, che sia Australia, USA o Bussoleno, al momento della partenza si verifica immediatamente una regressione infantile. Saliamo sul pulmino e subito sembriamo dei bambini di 5 anni in vacanza: gags, scherzi da prima elementare, tipo “Hai preso il provskhbbcloso?” “eeeeehhhhh?” “PRRRRRRRR!”… e così via.
Stiamo viaggiando verso la Bretagna su un pulmino carico fino all’inverosimile, tra strumenti musicali, attrezzatura video, strumenti elettronici, effetti personali, libri e quant’altro. Ognuno di noi ha pensato: tanto sul pulmino c’è posto, e ci stiamo portando dietro una marea di bagagli. La Bretagna è una meta abituale per il LabGraal e come sempre il programma è denso. Abbiamo in progetto la realizzazione di due video, incontri con amici musicisti e artisti bretoni per lavori futuri sia musicali che teatrali. Io e Giancarlo continueremo il nostro lavoro per la salvaguardia dei luoghi sacri di Carnac e Brocéliande insieme all’associazione Menhirs Libres e alle associazioni della foresta di Brocéliande. A Carnac ci sta aspettando un avamposto di amici e fans con cui faremo escursioni a caccia di siti megalitici ancora inesplorati. La Bretagna è per noi una fonte continua di ispirazione.
Ad essere sincera
, da quando convivo con persone di altre specie, che per motivi pratici non posso portare con me, non parto proprio a cuor leggero. La mia partenza anche questa volta è stata turbata dalla tristezza nel lasciare i miei coinquilini felini, i quali non hanno fatto nulla per rendere più facile il distacco. L’espressione di Maya vale più di 1.000 parole, quando vuole farmi sentire in colpa. In quanto a Michelle, è partita per una delle sue solite missioni, spesso coincidenti “casualmente” con i miei viaggi.
Stiamo attraversando la Francia di notte, sotto un fantastico cielo stellato che sembra più immenso che mai. Come da copione abituale, Gianluca guida, Giancarlo brontola, io e Luca facciamo una gara tra navigatori TomTom, Iphone e Ipad, Andrea consulta il suo manuale stradale tascabile cm. 50 x 50 del 1930. Come in ogni viaggio notturno con il Lab, le discussioni infinite vertono sul sistema di nutrimento. Ci sono sempre i soliti due schieramenti: Gianluca e Giancarlo vorrebbero andare avanti a panini senza mai fermarsi; io, Luca e Andrea vorremmo fermarci tranquillamente in un ristorante e cazzeggiare senza fretta intorno ad un tavolo (siamo in vacanza, mica ai lavori forzati!). Discussioni infinite e alla fine nessuno è soddisfatto: i panini non vengono preparati, ristoranti aperti in Francia di notte è impossibile trovarne. E così, come ogni sacrosanta volta, rimaniamo a stomaco vuoto finché non ci accontentiamo di qualche panino trovato fortuitamente in qualche autogrill miracolosamente aperto.
Un viaggio con il Lab è sempre un’avventura. Avvengono incontri particolari, come lo strano gnomo incontrato stanotte in mezzo alla Francia che ci ha salvati in una situazione difficile. Eravamo senza fari per un improvviso guasto, di fronte a due alternative: o viaggiare al buio o fermarci fino a domattina. Ci siamo fermati ad uno dei rarissimi autogrill aperti su questo tratto di strada e uno strano signore anziano, piccolo di statura e con modi d’altri tempi, ci ha detto di non preoccuparci. Ha fatto una telefonata e in un baleno è arrivato un meccanico che ci ha riparato il guasto. Era già abbastanza curioso che in quell’autogrill avessero proprio le lampadine che servivano per la nostra auto. Ma fin qui potevamo pensare semplicemente di essere stati molto fortunati. Tuttavia salutandoci, il signore minuto ha detto a Giancarlo, in francese: eh io so chi sei! E tu sai chi sono io, vero? E si è dileguato. Non è raro che quando viaggiamo ci capitino cose strane. Sarà per questo che ci mettiamo in viaggio con la sensazione che stia sempre per succedere qualcosa di particolare.
Siamo ormai quasi arrivati. I menhir ci aspettano, tra poco saremo nuovamente in mezzo a loro per farci raccontare un altro frammento della loro storia.

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