lunedì 20 settembre 2010

ARMOR, ARGOAT


IL VUOTO E IL PIENO

Equinozio d'Autunno
Armor, Argoat, le due anime della Bretagna. Due termini celtici che significano “terra del mare” e “terra dei boschi”. Queste due definizioni hanno molte interpretazioni e sono ciò che caratterizza maggiormente lo spirito della Bretagna. Armor è l’aspetto estroverso, appariscente e coinvolgente, Argoat è l’aspetto nascosto e interiorizzante. Il concetto di “vuoto” e “pieno” della Kemò-vad dei Druidi è ben rappresentato da questi due termini. Han e Ham, secondo un linguaggio ancora più antico, sono le due contrapposizioni di “vuoto” e “pieno” che si uniscono nella dimensione “neutra” dello Shan. Han è Armor, Ham è Argoat. La dimensione orizzontale di Armor, simboleggiata dal mare, si incontra con la dimensione verticale di Argoat, simboleggiata dagli alberi delle foreste. Armor, il confine della costa, Argoat, l’interiore della foresta.
L’antico nome della Bretagna era Armonica, che deriva da Armor. Infatti è l’aspetto esteriore, quello che si manifestava apertamente. L’Argoat non veniva mostrato, perché apparteneva alla dimensione intima della comunità. Queste due anime sembrano in contraddizione, eppure in Bretagna convivono e fanno parte dell’attuale identità bretone. La Bretagna è una terra martoriata da guerre di religione e di conquista. L’antica Armonica, la terra di Asterix, ha subito le invasioni dei romani e dei cristiani. I Britanni cristianizzati l’hanno invasa sottomettendo i menhir alla nuova religione e ponendovi sopra le croci cristiane, erigendo basiliche, creando parrocchie che raccogliessero le comunità sotto l’egemonia della Chiesa. Plou, che in bretone significa parrocchia, è il prefisso di moltissimi nomi di paesi della Bretagna, ad indicare che la comunità è stata egemonizzata dal cristianesimo. Ma come per le storie di Asterix, gli armoricani non sono mai stati veramente assimilati. Lo spirito celtico non è mai morto, si è semplicemente nascosto sotto le ceneri. Il druidismo si è mantenuto vivo nascondendosi nelle pieghe della nuova religione. I riti cristiani non lo sono mai veramente, perché sono mescolati ad usanze pagane. I “Pardon”, cerimonie religiose che si svolgono ogni anno in tutti i paesi della Bretagna, spesso officiati da druidi con la veste cristiana, sembrano una sfida al cristianesimo: l’evidenza di una spiritualità che non è mai morta. Non a caso, sembra che la chiesa locale voglia abolirli. Ma dubito che ci riuscirà, sono troppo radicati.
Un tempo, nel territorio di Carnac c’era una delle più importanti scuole druidiche. Ne è rimasta la testimonianza attraverso migliaia di menhir, nei numerosi dolmen e tumulus della zona. La scuola druidica di Carnac ha continuato ad officiare i suoi riti tra i menhir fino ad una ventina di anni fa. I menhir di Carnac, famosi in tutto il mondo, ormai da circa 20 anni sono stati ingabbiati e recintati per impedirne l’accesso. C’era addirittura il progetto di farne un parco di divertimenti chiamato “Menhirland”. I bretoni si sono organizzati in gruppi di protesta, la Ecospirituality Foundation ha portato il caso all’ONU e per fortuna siamo riusciti a bloccare il progetto iniziale. Ma i menhir continuano ad essere recintati, e vengono aperti (come contentino) solo due giorni all’anno in occasione delle “journées européennes du patrimoine”. E’ commovente potervi appoggiare di nuovo le mani e vedere la gioia delle persone mentre tornano a passeggiare tra i menhir.
Oggi i druidi officiano i loro riti nell’Argoat, nel cuore delle foreste. Sarà per questo che anche la foresta di Brocéliande è a rischio: il progetto scellerato di farne una immensa discarica è stato fermato solo in parte. Le proteste delle associazioni locali, a cui la Ecospirituality Foundation ha dato supporto e visibilità, hanno ottenuto nel marzo scorso il blocco del progetto da parte del Tribunale Amministrativo di Rennes. Ma la prefettura ha ignorato la sentenza e ha disposto di procedere con il progetto. Guerre tra autorità locali che purtroppo hanno sempre solo una conseguenza: la distruzione dei luoghi sacri dei Nativi. Ovviamente la battaglia non si ferma, anche in virtù della vittoria del marzo scorso.
E intanto, nell’Argoat, si vive un’altra dimensione, incontaminata. Sono giorni particolari, i Druidi si danno convegno per l'Equinozio.  Una dimensione incantata e senza tempo che fino ad ora nessuna forza politica o religiosa, nei millenni, è riuscita a distruggere.

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