È voce solista e leader del gruppo
keltic-rock LabGraal.
Attivista per i diritti degli animali, ha fondato "SOS
Gaia", associazione animalista e antispecista.
Impegnata attivamente nella difesa
dei diritti dei Popoli indigeni, è vice presidente della Ecospirituality
Foundation onlus, ONG in Stato Consultativo con le Nazioni Unite, e delegata
ONU in veste di rappresentante di cinque organizzazioni indigene e autoctone di
vari continenti.
Conduce dal 2003 il programma “Nel
Segno del Graal” su Radio Flash, storica emittente piemontese, e il programma
TV “SOS Gaia, il pianeta vivo” sull’emittente Rete 7, dedicato all’animalismo e
all’ambiente.
Ha scritto numerosi saggi sulle
tradizioni celtiche e sull’animalismo. Scrive per varie riviste ed è
co-direttore della rivista online Shan Newspaper.
L’impegno
animalista
La difesa dei diritti degli animali è una delle sue
principali attività. Nel 2002 ha fondato "SOS Gaia", Commissione della
Ecospirituality Foundation che si dedica all’aiuto agli animali in difficoltà e
alla divulgazione di una cultura animalista basata sull’ecospiritualità. SOS
Gaia è membro della Consulta Animalista della Città di Torino e della
Federazione Italiana Diritti Animali e Ambiente. In questo ambito è promotrice
di numerose iniziative per la diffusione di una cultura antispecista che dia
rispetto agli animali e per l’aiuto agli animali in difficoltà.
Il 2017 è stato contrassegnato dalla lotta per impedire la
riapertura dello zoo di Torino: insieme alle più note sigle dell’animalismo e
dell’ambientalismo nazionale istituisce il Comitato “NO agli ZOO” a cui
partecipano ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS
Gaia e attiva una serie di manifestazioni di protesta, tra cui una marcia a cui
partecipano 3.000 persone da tutta Italia. La protesta ha successo e il
progetto della riapertura dello zoo viene definitivamente accantonato.
Con SOS Gaia promuove iniziative tese a divulgare una cultura per la tutela dei diritti
degli animali verso una pari dignità uomo-animale, nelle sue sedi di Torino, Roma e
Asti. Promuove periodici dibattiti pubblici
sul problema dell’animalismo e della tutela degli animali e dell’ambiente e
nella sua attività di giornalista divulga le informazioni sulla tutela e il
benessere degli animali tramite i media in cui opera: la trasmissione
settimanale “Nel Segno del Graal” di Radio Flash (FM 97.6, anche online al sito
www.radioflash.to),
il giornale online Shan Newspaper (www.shan-newspaper.com), la web-radio ShanCommunityRadio (www.shancommunity.org)
e la trasmissione televisiva “SOS Gaia-Il pianeta vivo” su Rete 7.
La musica
Voce solista, compositrice,
arrangiatrice, ha fondato il LabGraal, gruppo di musica keltic-rock che è stato
definito “il gruppo-ambasciatore in Italia delle sonorità celtiche”.
Ricercatrice, oltre che
interprete, di musica dell’antico folklore popolare, si è formata musicalmente
a contatto con i luoghi che maggiormente l'hanno ispirata in campo artistico,
Scozia, Irlanda, Bretagna, suonando nei Ceilidh
irlandesi e scozzesi e nei Fest-Noz
bretoni insieme a musicisti autoctoni. L’incontro con il poeta e flautista
Giancarlo Barbadoro e il comune interesse per il mito del Graal sono
determinanti per la fondazione del LabGraal, avvenuta a Londra nel 1986. L’ensemble
ha trovato il suo assetto definitivo quando intorno a Nattero si sono raccolti
Luca Colarelli, chitarra e cornamusa, Andrea Lesmo, bouzuki e tastiere, e
Gianluca Roggero, percussioni.
I comuni interessi dei
componenti in campo sia musicale che culturale li porta a girare per il mondo a
contatto con le culture tribali del pianeta, dove attingono per la loro ricerca
musicale e dove si formano musicalmente con musicisti e gruppi di varie etnie.
Con
gli altri membri del gruppo si reca periodicamente nei paesi celtici che
ispirano la sua ricerca, dove, attraverso il contatto con le tradizioni locali,
trae continui spunti per nuovi percorsi musicali.
Il gruppo ha al suo attivo 8 album musicali.
Con il
musicista aborigeno australiano Jida Murray-Gulpilil Rosalba Nattero inizia in
Australia nel 2005 una proficua collaborazione musicale e culturale che sfocia
nell'album Dreaming e in una serie di iniziative per la difesa delle tradizioni
aborigene.
Nell’agosto del 2006 partecipa
con il LabGraal al prestigioso Fest-Noz di Carnac, mentre nel dicembre dello
stesso anno si esibisce con il suo gruppo al Medals Plaza di Torino, davanti a
più di 9000 persone, in occasione delle Olimpiadi Invernali 2006. L’anno dopo
il LabGraal inaugura i concerti delle Universiadi di Torino 2007.
Il suo
impegno è rivolto anche al teatro, ambito in cui, in collaborazione con il
regista Stefano Milla, Rosalba Nattero e il suo gruppo realizzano spettacoli
musicali-teatrali ispirati alle grandi saghe celtiche.
Sempre sotto la regia di Stefano
Milla, nel 2007 Nattero è la protagonista femminile del film "Shan, il
cuore antico dei Popoli naturali", un lungometraggio destinato alle sale
nazionali ed estere. Il film, interpretato dai cinque musicisti del LabGraal,
racconta la realtà invisibile dei Popoli naturali attraverso le esperienze di
Nattero e Barbadoro a contatto con le comunità autoctone del pianeta. Il film è
realizzato con l’incoraggiamento dell’ONU, Alto Commissariato per i Diritti
Umani, e patrocinato da Film Commission, Istituto Italiano di Cultura di
Melbourne, Presidenza del Consiglio Comunale di Roma, Apache Survival
Coalition, Wiran Aboriginal Corporation, Menhirs Libres e altri enti
internazionali. Il film viene tradotto in inglese e francese e presentato a
Torino, Roma, Carnac e proiettato in numerose sale italiane, rimanendo per tre
mesi tra i film più visti in Italia. Viene poi presentato all’ONU di New York e
di Ginevra e acquistato da Sky che lo inserisce per più di un anno nella sua
programmazione. Il film ha ispirato il romanzo fantasy “Shan” di Anna Maria
Bonavoglia.
Nel 2009, in collaborazione con i musicisti Nativi africani Samuel Brice Tjomb e Simone Nyaka del Camerun ed Emmanuel Sognonnou del Benin, registra con il LabGraal il CD “Mother Africa” dedicato al Popolo Bassa del Camerun per la difesa del loro luogo sacro Ngog Lituba.
Nel 2009, in collaborazione con i musicisti Nativi africani Samuel Brice Tjomb e Simone Nyaka del Camerun ed Emmanuel Sognonnou del Benin, registra con il LabGraal il CD “Mother Africa” dedicato al Popolo Bassa del Camerun per la difesa del loro luogo sacro Ngog Lituba.

Libri,
periodici, radio e televisione
Nel 2014 pubblica per la Keltia Editrice il libro “I Custodi della Porta
- Colloqui col mondo segreto degli Animali”, illustrato dalla pittrice Angela
Betta Casale, in cui riversa le sue esperienze con quelli che essa definisce
“gli esseri straordinari che hanno cambiato la mia vita”. Il libro viene
presentato nello stesso anno al Salone Internazionale del Libro di Torino.
E’ co-autrice insieme a Giancarlo Barbadoro del libro
“Tutti Figli di Madre Terra” con l’introduzione di Enrico Moriconi, Garante dei
Diritti Animali della Regione Piemonte.
Ha pubblicato inoltre il libro di ricette vegan
“Ecospiritualità a tavola”, da lei curato.
Da sempre appassionata alle
tradizioni celtiche, è autrice di vari testi sul celtismo e le culture dei
Nativi. Ha scritto fra gli altri "Il segreto del Graal" (Ed. Keltia)
e "L'Australia che non c'è" (Ed. Triskel). Insieme a Giancarlo
Barbadoro è autrice di "Il mistero delle Rune" (Ed. Keltia) e "I
Popoli naturali e l'Ecospiritualità" (Ed. Triskel), testo che ha ottenuto
l'incoraggiamento delle Nazioni Unite ed è stato tradotto in varie lingue e
presentato in convegni mondiali. Ha pubblicato inoltre, sia per Keltia Editrice
che per Editrice Triskel, “L’antico Libro delle Gemme” sui lati sconosciuti dei
cristalli. È co-direttore della rivista online Shan Newspaper e collabora con
varie riviste di settore. Per Shan Newspaper ha realizzato numerosi servizi
esclusivi tra cui l’intervista all’equipaggio della Stazione Spaziale
Internazionale, i reportages al CERN di Ginevra e all’ONU di New York e di
Ginevra, e interviste a personaggi noti nel campo della letteratura, della
politica e dell’attivismo in campo umanitario.
Dal 2003 conduce “Nel Segno del Graal” sulla storica emittente
piemontese Radio Flash (FM 97.6, streaming www.radioflash.to), una trasmissione
che riscuote un notevole interesse per via dei temi “invisibili” che vengono
trattati: dall’animalismo alle culture dei Popoli nativi, dalla musica e
cultura celtica alla scienza d’avanguardia. Nel suo programma intervengono
ospiti illustri nel campo della letteratura, della scienza, della cultura e
della musica.
Sull’emittente televisiva Rete 7 (canale 12, SKY 825) conduce “SOS Gaia
Il pianeta vivo”, un programma dedicato all’animalismo, all’ambiente e
all’ecospiritualità, a cui partecipano numerosi ospiti nell’ambito dell’impegno
umanitario.
Collabora
con il periodico La Stampa online (www.lastampa.it) con cui realizza una serie di
servizi sul simbolismo dei cristalli, sulla Kemò-vad e sul megalitismo.
I
Popoli naturali e le Nazioni Unite
Impegnata attivamente nella difesa
dei diritti dei Popoli indigeni, è delegata ONU in veste di rappresentante di
cinque organizzazioni indigene e autoctone di vari continenti.
Nel 1993 in Arizona inizia la sua
collaborazione con la comunità Apache della riserva San Carlos per la difesa
della montagna sacra degli Apache, Mount Graham. Con Ola Cassadore, leader
della Apache Survival Coalition, e con suo marito Mike Davis intraprende una
azione per la difesa di Mount Graham e viene nominata insieme a Barbadoro
“rappresentante della Apache Survival Coalition”. La collaborazione continua
negli anni successivi con incontri sia in Arizona che in Italia durante i quali
promuove iniziative a sostegno degli Apache e raccolte fondi destinati alla
loro lotta in difesa della montagna sacra. Il caso viene portato all’ONU e alla
Camera dei Deputati.
Insieme a Giancarlo Barbadoro e ad
esponenti di Comunità native di tutti i continenti, nel 2001 fonda la
Ecospirituality Foundation Onlus, un ente in stato consultativo con le Nazioni
Unite impegnato nella salvaguardia delle tradizioni e i luoghi sacri dei Popoli
naturali. Insieme a Barbadoro presenzia annualmente al Forum dei Popoli
indigeni dell’ONU di New York e all’Expert Mechanism on Indigenous People
dell’ONU di Ginevra presentando appelli per le comunità che rappresenta.
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