martedì 14 settembre 2010

NON SOLO VACANZA

CIACK, SI GIRA!

9 Settembre
Siamo qui in Bretagna con molti scopi. Ad esempio girare due video: uno sulla Kemò-vad e un filmato musicale imperniato sul LabGraal. Luca, nella sua veste di regista, che ha già precedentemente dimostrato la sua abilità nella regia, sembra piuttosto disperato per l’indisciplina degli attori, per le esigenze della produzione (nella persona di Giancarlo) e per le mille idee della sottoscritta che mentre si gira un video vorrebbe farne altri 10.

La location in effetti è da brivido. La distesa di terra che si sporge sull’oceano e le onde che sommergono le rocce sono uno spettacolo che cattura e rapisce. Uno spettacolo continuo, senza pause, senza intervalli, e sempre diverso. Grandioso.
Danzare nel vento, secondo la tecnica della Kemò-vad, è già di per sé una magia. Farlo qui in Bretagna, sugli scogli della Cote Sauvage o in mezzo ai grandi menhir ancora liberi, nel vento e sotto le nuvole che corrono, è a dir poco esaltante. Sembra di essere immersi in una dimensione senza confini precisi, senza più avvertire il distacco tra sé e l’universo.
La tecnica millenaria della Kemò-vad, così come ci è stata tramandata proprio dalle consorterie druidiche della Bretagna, è un dono preziosissimo che non deve essere dimenticato.
Dagli incontri sviluppati nel tempo con la Comunità druidica di Paimpoint, io e Giancarlo abbiamo avuto l’occasione di conoscere un mondo che i libri di storia hanno dimenticato e di cui ormai non si parla più. Una tradizione nata al tempo della grande civiltà che esisteva sul continente europeo prima ancora della grande Babilonia del passato o dei fasti dell’Antico Egitto.
Queste persone, incontrate presso la fontana di Barenton tanto tempo fa, ci hanno aperto un’inaspettata porta su una dimensione solitamente ben nascosta e, di fatto, invisibile alla storia ordinaria. La musica, anche in questo caso, come in altri incontri straordinari della nostra storia, è stato il maggior elemento di comunicazione e di unione. Giancarlo a seguito di questi incontri ha sviluppato la sua tecnica nel suono del flauto e l’esperienza della Nah sinnar, la musica del Vuoto. Per parte mia, è grazie a questi incontri che ho potuto sviluppare una particolare impostazione della voce, secondo una tecnica di derivazione sciamanica. E’ stato così che abbiamo appreso la Kemò-vad, considerata una preparazione all'attività marziale dello Za-basta. Sotto la guida di uno dei druidi di Paimpoint abbiamo scoperto i benefici psicofisici e spirituali della Kemò-vad e l'importanza della divulgazione di questa antica disciplina.
Girare il video della Kemò-vad in Bretagna è non solo appassionante ma anche simbolico. E’ una esperienza iniziata qui, non poteva esserci scenario più adatto.
Altra storia è il video musicale. Il regista è scontento, insoddisfatto, non gli va bene niente, mugugna, borbotta. Quando fa così, ormai noi lo conosciamo, bisogna lasciarlo fare. Ci scambiamo alzate di sopracciglia in silenzio, perché sappiamo che è nella sua fase creativa e siamo certi che sta “partorendo”.

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