Agosto 2010
Partecipare al Forum sui Popoli Indigeni dell'ONU di New York significa venire in contatto con molte persone particolari, tutte unite dall'intenzione di tutelare le loro tradizioni o di aiutare i popoli autoctoni a farlo. La nostra partecipazione al Forum di quest’anno è stata densa di esperienze e di contatti forse più del solito. Le nostre conferenze sui Nativi europei durante gli Special Events del Forum hanno suscitato un grande interesse verso una tematica poco conosciuta. Infatti quando si pensa ai Nativi si pensa agli Apache, agli aborigeni, quasi mai ai Nativi europei. A seguito dei nostri interventi abbiamo incontrato molte persone speciali, e Andras Corban Arthen è uno di questi.
Andras è spagnolo, scozzese e americano allo stesso tempo. Originario della Galizia, vive nel Massachusetts ed è membro della Anamanta Tradition, una comunità autoctona che conserva e tutela antiche tradizioni Native europee provenienti dalla Galizia e dalla Scozia. E’ direttore della EarthSpirit Community e membro dello staff del Parliament of the World's Religions.
Andras è rimasto colpito dal nostro lavoro alla tutela delle tradizioni dei Nativi europei, molto simile al suo, e ci ha chiesto di incontrarci.
Abbiamo passato insieme una giornata a Dreamland, con l’aiuto di Vince per le traduzioni, durante la quale ci siamo stupiti per la quantità di cose in comune, per gli interessi simili, le passioni e soprattutto il comune intento nel voler dare una continuità alle tradizioni celtiche.
Come spesso succede nei nostri incontri, abbiamo scoperto che ci legava anche la musica. E’ anch’egli musicista, ed è stato naturale, tra i tanti progetti scaturiti, programmare anche una sessione musicale. Ora Andras è entrato a far parte dello staff della Ecospirituality Foundation nell’ambito del Collegio Tradizionale.
Il nostro Willy, il membro della comunità felina che nelle loro ultime elezioni i gatti hanno eletto come addetto alle pubbliche relazioni (e soprattutto, essendo egli antropologo e profiler, per valutare chi siano i nuovi arrivati), ci ha fatto capire che l’ospite era OK.
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