martedì 1 settembre 2009

LE COEUR ANCIEN DES PEUPLES NATURELS




…E anche questa è andata! Il secondo importante motivo per cui eravamo qui era la “prima” francese di Shan, e questo evento, a quattro giorni dal concerto, ci creava qualche ansia. Il concerto era già il terzo che facevamo al Fest-Noz di Carnac, e visti i risultati dei due precedenti, pur con tutti le prudenze scaramantiche, era un successo annunciato.
Non avevamo invece alcuna idea di come potesse essere accolto un film come Shan, così strano, imprevedibile, inclassificabile. Non era facile ipotizzare le reazioni, e in fondo era di nuovo un test come già era avvenuto per la presentazione all’ONU: anche questa volta, molti dei presenti erano anche tra i protagonisti del film. Le interviste ai membri di Menhirs Libres, le riprese fatte in Bretagna, costituivano uno dei pezzi forti del film. Ma sarebbero piaciute agli interessati?
Come succede quasi ad ogni presentazione (e sono già parecchie: è stato definito il film più presentato della storia del cinema!), ho guardato il film con il fiato in sospeso, spiando le espressioni del pubblico e sperando che non si verificasse alcun intoppo tecnico (cosa peraltro già affrontata e risolta brillantemente nel pomeriggio). Essendo nuova dell’ambiente cinematografico, ho scoperto solo di recente che questo è l’atteggiamento comune a tutti i coloro che fanno parte di un cast e si trovano a presentare il loro film.
Sapevo che la mia trepidazione era condivisa dai miei compagni del Lab. La sala era piena e per tutta la durata della proiezione il pubblico non ha fiatato. Quando il film è finalmente arrivato ai titoli di coda, il pubblico è rimasto inchiodato e calamitato allo schermo fino all’ultimo fotogramma, per poi sciogliersi in uno scrosciante applauso che ha sciolto anche tutta la nostra tensione. Il film è piaciuto, è piaciuto moltissimo. C'è stato chi si è commosso fino alle lacrime, ci sono state persone che si sono identificate e si sono sentite orgogliose di appartenere al mondo dei Popoli naturali. L'obiettivo è stato raggiunto.
Céline ed Eugène hanno pubblicamente usato parole di grande elogio per il nostro lavoro e di ringraziamento per il supporto a Menhirs Libres.
Il pubblico si è soffermato a lungo con noi, chiedendo autografi e foto.
La presentazione si inseriva nell’azione di visibilità alla lotta per la difesa del luogo sacro dei bretoni, la liberazione dei menhir in gabbia. Credo che questa iniziativa abbia dato forza a Menhirs Libres in un momento non facile.
Ma la serata era anche motivo di una gioia tutta personale. Carnac ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Ebbene, essere al Municipio di Carnac a presentare il nostro film rivestiva per me un simbolismo del tutto particolare. Anche le chiavi che avevo in tasca mi sembravano un simbolo: erano le chiavi del Municipio di Carnac, che mi erano state affidate. Considerando che quel luogo è stato teatro di una delle più cruente lotte tra gendarmi e dimostranti del movimento per la liberazione dei menhir, era un po’ come prendere possesso di un feudo nemico e restituire quella terra ai loro legittimi proprietari.

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