mercoledì 21 aprile 2010

OPENING CEREMONY


I lavori del Forum on Indigenous Issues si sono aperti in maniera spettacolare.
Alla toccante preghiera del Capo Spirituale della Onondaga Nation, dedicata a Madre Terra, ha risposto una Haka dei Maori particolarmente emozionante. Quindi il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-Moon, per la prima volta presente fisicamente al Forum, ha inaugurato i lavori con il suo benvenuto. La cerimonia di apertura si è svolta nella Sala dell’Assemblea Generale, la più grande e importante delle Nazioni Unite di New York, la stessa sala dove si terranno i lavori del Forum.
Questo inizio celebrato con tutti gli onori fa capire quanta strada sia stata fatta. Non era mai successo che il Segretario Generale intervenisse di persona, né che i lavori si tenessero nella sala più prestigiosa. Molte cose sono cambiate, in questi ultimi anni. Prende sempre più corpo una identità comune e una unione spirituale che travalica le singole culture. Pian piano si è sviluppata una consapevolezza delle radici comuni e dell’importanza di capirne le origini. I Nativi di ogni continente, già propensi per loro formazione culturale a vivere in pace e a godersi la vita, stanno trovando in questo terreno comune il gusto di scoprirsi a vicenda, di confrontarsi, di scoprire la spiritualità che ci lega. Il lavoro che la Ecospirituality Foundation ha sviluppato in questi anni di frequentazione non è estraneo a questo processo. La Carta dei Diritti dei popoli Indigeni, approvata dall’ONU nel settembre 2007, porta in molti articoli la nostra impronta e molte delle idee per cui ci battiamo. E anche se è un lavoro sempre svolto discretamente, è impossibile non notare l’interesse che la Ecospirituality Foundation sta suscitando, anche solo per via del nome. Molti delegati nativi ci avvicinano per spiegarci i loro problemi relativi alla difesa delle loro tradizioni e delle loro terre sacre, e ci chiedono aiuto.
L’atmosfera generale è euforica. Dopo l’approvazione della Carta molte cose stanno cambiando, e ora anche le Nazioni (come la Nuova Zelanda) che si erano opposte all’approvazione, si affrettano a dare il loro sostegno ufficiale. Sono segnali che fanno capire quanto sia cambiato il peso politico dei Popoli naturali.
Da parte nostra, siamo euforici anche noi, pur se stanchi. I ritmi sono quelli che già conosciamo: lavori all’ONU, corse notturne a fare fotocopie (per fortuna il mitico Kinko’s è aperto 24/24), e tanto per non farci mancare nulla, sempre di notte lavoriamo al VideoBlog di ShanCommunityRadio (www.shancommunity.org). Tempo per cose banali come dormire e mangiare ne rimane poco, ma non ci lamentiamo di certo. Respiriamo l’elettrizzante atmosfera che si crea quando tanti nativi si trovano insieme, arrivati dai posti più sperduti della Terra. Giancarlo ha definito così questa esperienza: “è come essere al bar della nave Star Trek, ma senza la nave”. Concordo.

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